Il suo nome ricorda l'involontaria eroina dell'assedio del 1509, la gatta esposta sugli spalti dai difensori, come gesto provocatorio verso gli attaccanti.
In realtà a sostenere l'assedio fu un bastione provvisorio in terra, eretto all'esterno delle mura medievali, che si spingevano più a nord, formando la Coalonga a protezione del borgo della Trinità. Il torrione che vediamo oggi fu tra i primi a essere costruiti in muratura, alla fine delle ostilità, nel 1513, secondo i piani del capitano generale Bartolomeo d’Alviano.
Il bastione aveva la doppia funzione di proteggere la vicina porta Codalunga e di sorvegliare la strada proveniente da nord, ossia dai territori dell'Impero.
Lungo la strada, oggi viale Codalunga, nel muro del torrione un monumento in pietra scura commemora l'eroica gatta che dà nome al torrione.
Già sede delle esercitazioni dei bombardieri e poi, a cavallo fra Otto e Novecento, di un teatro con annessa birreria, durante la Prima Guerra Mondiale il bastione, come altri della cinta, fu sciaguratamente utilizzato come rifugio antiaereo: l'11 novembre 1916 una bomba vi provocò novantatré vittime, sterminando intere famiglie residenti nelle strade vicine. In ricordo dell'eccidio, la torre-serbatoio dell'acquedotto eretta nel 1925 sul bastione prese le forme di un sacrario e alla sua base fu ricavato un sacello memoriale, che oggi ospita la stazione di Mura Vive.
L’ingresso della stazione di Mura Vive è all'angolo tra via Citolo da Perugia e viale della Rotonda
All’ingresso del sacello memoriale.
Qui troverete un breve video introduttivo sulle mura di Padova, comune a tutte le stazioni.
Potrete inoltre scaricare mediante un QR Code sul vostro smartphone i contenuti dell’app MuraVive relativi al torrione (oltre all’app stessa, se non lo avrete già fatto in precedenza).
All'interno, ogni 30 minuti, a gruppi di max 20 persone, un'installazione audiovisiva vi farà ripercorrere sulle pareti della cappella la storia del bastione, dall'assedio del 1509 al tragico bombardamento del 1916, attraverso le testimonianze dei protagonisti, dal condottiero Citolo da Perugia, al provveditore Andrea Gritti, all'imprenditore teatrale Angelo Ferro, al direttore del Museo Civico Andrea Moschetti, ma prima fra tutti la famosa Gatta.
Data la particolare articolazione degli spazi, la narrazione è proiettata simultaneamente in più punti, per permettere una buona visione anche a gruppi numerosi.
Per i visitatori stranieri sono disponibili il doppiaggio in inglese in cuffia o la trascrizione in inglese su dispositivo mobile (chiedere istruzioni al punto di accoglienza).
Per i visitatori sordi sono disponibili il doppiaggio in LIS su tablet e la trascrizione su dispositivo mobile.
A vostra disposizione anche due brevi video didattici che vi permetteranno di approfondire le vicende storiche, l'evoluzione edilizia del torrione e delle strutture che nel corso del tempo ha ospitato, oltre alla traccia vicenda del bombardamento del 1916.
Terminata la visione, potrete iniziare la visita facendovi guidare dall’app MuraVive, che vi illustrerà ogni dettaglio del sacello e del torrione e vi accompagnerà nel percorso di visita, prima all'interno e poi all'esterno, nei vicini "Giardini della Rotonda", fino al terrapieno del torrione e infine lungo il viale Codalunga, fino all'esterno del torrione e alla Colonna Massimiliana.
Per assistere alla proiezione all’interno della porta È RACCOMANDATA LA PRENOTAZIONE
Orari, giorni di apertura e modalità di prenotazione alla pagina INFORMAZIONI.
La stazione non presenta problemi di accessibilità.
Via Citolo da Perugia, angolo viale della Rotonda